Dove ha origine il Kefir?
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Il kefir d’acqua è una bevanda fermentata dalle radici affascinanti e avvolte nel mistero, che unisce tradizione e natura in un connubio unico. Sebbene le sue origini non siano del tutto certe, molte teorie indicano il Messico come la sua terra natale, in particolare i dintorni delle piantagioni di cactus opuntia, un genere di piante della famiglia delle Cactacee di cui fa parte il più noto fico d'India.
Diversi studi scientifici hanno descritto sistemi fermentativi simili ai grani di kefir. Il primo di questi risale a Beijerinck (1889), che collegò i grani di kefir alle piante di zenzero usate per produrre birra, introdotte dai soldati inglesi dalla Crimea durante la guerra del 1855. Successivamente, Lutz (1899) descrisse un sistema simile chiamato “tibi”, originato dai fichi d’India in Messico.
In Francia, Vayssier (1978) attribuì a questo sistema il nome di “grani di kefir d’acqua” per distinguerli dai grani di kefir di latte (Pidoux, 1989). Le diverse denominazioni attribuite nel tempo sottolineano l’origine policentrica del kefir d’acqua (Waldherr et al., 2010). Questi grani sono conosciuti anche come “tibicos”, “cristalli d’acqua”, “api californiane”, “api africane” o “semi della birra giapponese” (Miguel et al., 2011). Inoltre, si ritiene che i grani siano stati estratti dal cactus messicano Opuntia.
Secondo alcune ricostruzioni storiche, i granuli di kefir d’acqua si sarebbero formati naturalmente in queste zone grazie alla linfa zuccherina rilasciata dai cactus. Questa linfa, a contatto con l’ambiente ricco di microrganismi, avrebbe dato origine a colonie di batteri e lieviti in simbiosi, i famosi granuli che oggi conosciamo. Questo processo naturale era probabilmente favorito dal clima arido e dalle caratteristiche uniche di queste piante succulente, così importanti nella cultura locale.
I resoconti più antichi raccontano come i granuli di Tibicos venissero raccolti e utilizzati per preparare bevande rinfrescanti e leggermente alcoliche, simili a quelle che consumiamo oggi. Tuttavia, l’origine esatta di questi granuli non è stata mai completamente documentata. È possibile che abbiano avuto una diffusione spontanea in altre regioni grazie ai viaggiatori, contribuendo a diffondere la pratica della fermentazione in diverse parti del mondo.
Un aspetto interessante è che il kefir d’acqua non è mai stato un alimento “industriale” fino a tempi recenti: per secoli, i granuli sono stati tramandati di famiglia in famiglia, in un sistema di condivisione e scambio che riflette la semplicità e la genuinità della vita tradizionale. Questo lo rende non solo una bevanda salutare, ma anche un simbolo di connessione e comunità.
Oggi, grazie alla scienza, conosciamo meglio le proprietà del kefir d’acqua. È ricco di probiotici, aiuta il microbiota intestinale, favorisce la digestione e supporta il sistema immunitario. Ma la magia di questa bevanda va oltre i suoi benefici: ogni sorso racchiude un pezzo di storia, un legame con una tradizione antica e un incontro unico tra uomo e natura.
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